Premio Bandiera verde: cos’è?

Il premio Bandiera Verde Agricoltura è stato ideato nel 2003 da un’idea di Marco Giardini all’epoca presidente della Cia, Confederazione italiana agricoltori, della provincia di Ancona che, insieme al professor Franco Sotte, dell’Associazione A. Bartola, e al preside della Facoltà di Agraria di Ancona, professor Natale Frega, hanno portato il premio ad una crescita costante fino a farlo diventare di carattere Nazionale.

Il premio, infatti, con il passare degli anni, è diventato sempre più importante e più ambito. Inizialmente premio regionale, in pochi anni, grazie al grande successo, con il passare del tempo, esce dal territorio regionale e diventa premio Interregionale nel 2006. Infine, nel 2007 il grande salto nel panorama Nazionale.

Il prestigioso premio bandiera verde agricoltura è un riconoscimento che si dà alle aziende agricole, alle Regioni, le Province, i comuni, parchi o comunità montane che si sono distinte in modo particolare durante l’anno nella tutela dell’ambiente e del paesaggio, oppure nel valorizzare prodotti tipici legati al territorio. In pratica tutti quelli che valorizzano e migliorano l’ambiente, che danno risalto e promuovono il territorio. Un riconoscimento per chi realizza dei progetti o investe per valorizzare e difendere l’ambiente.

L’obiettivo è anche quello di fare venir fuori l’Italia rurale, agricola che conserva un fascino particolare e racchiude un patrimonio unico, che produce prodotti Dop, Igp e Stg. Tutelare l’ambiente a tutto tondo per non far disperdere e distruggere il nostro straordinario e immenso patrimonio ambientale e i prodotti che esso produce.  

Il premio è suddiviso in diverse sezioni: Province, Comuni, aziende agricole singole o associate, e altre fuori concorso che premia delle grandi personalità sia nazionali che internazionali che si sono particolarmente distinte nel settore. Ai vincitori viene assegnata una bandiera verde con il marchio costituito da uno stemma rettangolare di colore verde, al centro un logo di forma circolare raffigurante tre colline sovrapposte: la collina in alto di colore verde chiaro, la Collina centrale di colore verde scuro, la collina in basso di colore marrone.

Per partecipare all’ambito riconoscimento bisogna avere dei requisiti imprescindibili: la storia, gli investimenti e il piano messo in campo tesi alla salvaguardia dell’ambiente e delle tipicità agricole ed enogastronomiche.

A decretare i vincitori una giuria composta da sei membri: un rappresentante della Cia, il responsabile del premio, un rappresentante dell’Anci e uno dell’Upi, un rappresentante dell’università della facoltà di scienze Agrarie e Forestali, infine, un esperto di economia nell’ambito agricolo. Tutte le domande sono valutate dalla giuria sulla base di una tabella, appositamente predisposta dal comitato esaminatore. La stessa commissione si riserva di effettuare dei sopralluoghi per verificare sul posto se tutto corrisponde a quanto scritto e presentato. Il premio è un modo anche per responsabilizzare tutti a tutelare il paesaggio rurale, per renderlo sempre più vivibile e accogliente, sostenendo la competitività e la sostenibilità, ed evitare cementificazioni invasive e inquinamento. La cerimonia di premiazione viene fatta nella sala della Protomoteca del Comune di Roma nel mese di novembre.