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Pan di Stelle vs Nutella, due eccellenze italiane a confronto

Alzi la mano chi non ama pazzamente la Nutella! Non è per nulla strano vedere tutti a braccia ben tese lunghe i fianchi, nessuna alzata. Proprio così perché, scherzi a parte, la Nutella Ferrero è, in assoluto, la crema spalmabile più gustata ed apprezzata nel mondo, la più conosciuta e diffusa in ogni parte del globo, la regina delle creme alla nocciola e cacao, capace di coprire l’80% del valore di mercato, con una stima di almeno 220 milioni di euro.

Indubbiamente un record, sino ad ora pressoché assoluto, tanto che anche le poche alternative, artigianali o industriali, che hanno provato a contrastarne il dominio, nel corso degli anni, immancabilmente si sono sempre sentite in competizione con la famosa spalmabile alla nocciola, praticamente ormai sinonimo del prodotto stesso. Non a caso, infatti, più una delle concorrenti si avvicina al gusto della Nutella, maggiore è la sua considerazione in commercio e fra i consumatori.

Ma, come in tutti i regni, anche fra i secolari, ad un certo punto della storia, può arrivare un inatteso approdo, in grado di rivoluzionare addirittura le classifiche del miglior prodotto dell’anno, forse perché tanto atteso, forse perché tanto buono…Stiamo parlando del nuovo, anzi nuovissimo barattolo di crema Pan di Stelle, prodotto da Mulino Bianco per la Barilla, in distribuzione da pochi giorni in molti (non ancora in tutti) i supermercati italiani, ovviamente nei banchi e negli scaffali delle creme spalmabili, praticamente fianco a fianco della sua acerrima, ma dolcissima, “nemica”…

Preceduta da molta curiosità ma pochissima campagna pubblicitaria (non è mai passato, infatti, sinora, nessuno spot né sulle reti televisive nazionali né private) la crema Pan di Stelle nasce da un’idea di un produttore che ha lavorato per anni, non a caso, alla Ferrero. Sostanzialmente, si differenzia dalla Nutella perché al suo interno, oltre a cacao e nocciole, è presente la granella dell’omonimo biscotto che ha fatto la storia del brand, quel “Pan di Stelle”, appunto, buono e al tempo stesso suggestivo, che da anni dolcifica le colazioni e le merende di milioni d’italiani.

L’azienda Ferrero non sembra affatto turbata dal nuovo ingresso in commercio, anzi, si dichiara convinta che, proprio grazie ad un ampliamento del mercato nel campo delle creme spalmabili, il settore si amplierà, con tutto vantaggio dei produttori e, senz’altro, comunque anche dei consumatori poiché, come sappiamo, il regime di concorrenza favorisce, a discapito del monopolio, prezzi, vendite e diffusione dei prodotti.

Abbiamo già anticipato la sostanziale differenza fra le due spalmabili, vale a dire la granella di Pan di Stelle: quali sono, però, le altre variabili, e quali le sinergie? Vediamo allora, in un ipotetico e scherzoso duello, le caratteristiche pecuniarie dei due prodotti cremosi.

Pan di Stelle vs. Nutella: la sfida!

La nuova Pan di Stelle si presenta in un classico vasetto di vetro da 330 grammi, più piccolo rispetto al capace barattolo standard di Nutella da 450 grammi. Il coperchio è in metallo, e riproduce l’immagine ingrandita del biscotto da cui prende il nome, e i cui ingredienti sono proprio cacao e nocciole, gli stessi della crema, oltre alle tradizionali stelline di zucchero. Sulla sua etichetta, campeggiano in evidenza due scritte predominanti: la prima è “senza olio di palma” (ricorderete la campagna di qualche tempo fa, proprio nei confronti di Nutella che, al contrario, ha sempre avuto fra i suoi ingredienti questo olio ultimamente tanto temuto e vituperato), sostituito con quello di girasole, che la rende anche particolarmente lucida e con la metà dei grassi saturi, e la seconda, citata molto orgogliosamente, “100% nocciole italiane”.

Ingredienti e caratteristiche organolettiche

Premesso che il principale componente di entrambe le nostre protagoniste resta lo zucchero, compreso al 50%, le percentuali comparate dei due principali ingredienti, sono altrettanto pressoché identiche nei due prodotti. Infatti, possiamo trovare le nocciole (l’ingrediente più pregiato) al 13,7% in Pan di Stelle, contro il 13 di Nutella, e il cacao magro si concentra al 9,8% nella nuova spalmabile, nei confronti di un più modesto 7,4 del prodotto bestseller. Questo è anche il motivo del colore molto più scuro della nuova crema rispetto alla tradizionale della Ferrero. Qualche differenza anche nei valori nutrizionali, specie in calorie (il tasto più dolente!) e proteine: 527 kcal e 8,3 gr rispettivamente, per ogni 100 grammi di Pan di Stelle, comparati alle 546 e 6 di Nutella.

Al colpo d’occhio, aprendo entrambi i vasetti, la differenza più evidente è proprio il colore che, come abbiamo detto, appare più chiaro ed opaco nella Nutella. Ma anche la consistenza si mostra diversa, in quanto la più nota ha un aspetto maggiormente cremoso, molto compatto, mentre la sorellina più giovane risulta meno densa, ma più brillante, anzi molto lucida, oltre a lasciar intravvedere subito la gustosa granella di biscotto, che peraltro le attribuisce anche un aroma più intenso e una particolare croccantezza che ben contrasta la cremosità omogenea di ogni cucchiaino.

Dal punto di vista dell’olfatto, possiamo rilevare alcune sfumature d’aroma, non tanto nell’intensità quanto, piuttosto, al sentore specifico che, nella Nutella è spiccatamente legato alla nocciola, mentre in Pan di Stelle è il cacao a fare la parte del leone: chi è già consumatore degli omonimi e popolari biscotti, può ritrovarne totalmente il profumo

All’assaggio, la spalmabile Pan di Stelle, assorbendo tutto il gusto della sua alta percentuale di cacao, appare leggermente meno dolce della Nutella, pur se gradevolissima comunque. Anzi, forse proprio per questa sua spiccata caratteristica, risulta ancor più golosa. La grossa differenza al palato sta, com’è logico, nella granella di biscotto, il 2% del totale degli ingredienti, sufficiente per creare un piacevole contrasto rispetto alla cremosità assoluta della celeberrima crema Ferrero, anche se tale approccio al palato si ridimensiona quando la crema viene gustata spalmata su pane o fette biscottate.

Quello che, però, contraddistingue totalmente le due creme è il retrogusto finale che resta in bocca al termine del consumo dell’una e dell’altra. Infatti, quello della spalmabile Barilla torna a richiamare il biscotto, lasciando la bocca, senza dubbio piacevole ma leggermente impastata, mentre la famigerata Ferrero tende a concludere con una nota più fresca, quasi “pulita”, meno grassa. Praticamente una provocazione a continuare…

Eccellenze alla pari

Abbiamo cercato di descrivere sommariamente i due prodotti, presentando novità e conferme, senza la pretesa di favorirne uno specifico ma con l’intento di comprendere che, alla base della strategia commerciale legata alla nuova arrivata, non vi è un tentativo di emulazione. Non a caso, infatti, la crema del Mulino Bianco punta ad avere successo proprio in base alla differenza con Nutella, dalla predominanza del cacao rispetto alla nocciola a, soprattutto, all’aggiunta di granella di biscotto, la vera nota competitiva, che rende improponibile, in re