Frisella Salentina

Origini della Frisella, un’eccellenza Salentina

Friselle, freselle, frise, frisedde: tanti nomi per indicare un’unica bontà, conosciuta da nord a sud. Queste fette di pane a doppia cottura, originarie della Puglia, possono assomigliare a delle croccanti ciambelle salate e vengono servite con un condimento di pomodori, condite con olio extravergine di oliva e sale. È il pane dei marinai che, con la sua ricetta tradizionale, fa la sua comparsa sulle tavole dei veri intenditori di sapori naturali e genuini.

La frisella: una breve storia

Questo tarallo di grano duro, cotto al forno e fatto biscottare, ha delle origini antichissime.

Sembrerebbe che le friselle siano apparse per la prima volta intorno al X secolo, quando i mercanti, lontani da casa per molti mesi per raggiungere i mercati più fiorenti, erano costretti a sostentarsi portando con loro alimenti non facilmente deperibili. Certo, a quel tempo, pochi cibi si prestavano alla conservazione e le friselle, una volta essiccate, potevano essere conservate per lunghi periodi.

Le friselle secche però erano troppo dure per essere mangiate allo stesso modo del pane quindi dovevano essere ammorbidite in acqua di mare e condite con olio extra vergine di oliva.

Anche la forma risponde ad una precisa necessità pratica, perché risponde a precise esigenze di trasporto e conservazione. Le friselle venivano infilate in una cordicella i cui terminali venivano annodati a formare una collana, che era facile appendere per un facile e comodo trasporto e conservazione all’asciutto.

Con il passare del tempo, questo piatto semplice e umile è diventato una prelibatezza e un elemento distintivo della tradizione culinaria del Sud Italia, in particolare del Salento. In Puglia la frisella è nota anche come “pane dei crociati” giacché favorì li vettovagliamento e il viaggio delle truppe cristiane in terra crociata.

Ancora oggi le friselle vengono preparate allo stesso modo, cioè vengono ammorbidite precedentemente in acqua e condite con olio extra vergine di oliva, sale e pomodori, allo stesso modo della loro cugina stretta, la bruschetta.

Per un sapore più grintoso, in alcune zone costiere, alla ricetta base si aggiungono alici marinate e scorza di limone grattugiata. Oltre al tipo classico, altrettanto apprezzata è la versione integrale della farina di semola che viene macinata utilizzando l’acino intero del grano. Queste fette biscottate dal colore più scuro vantano un gusto di frumento molto pronunciato.

Come preparare le friselle

Lavate i pomodorini e tagliateli in 4 disponendoli in un’insalatiera. Condire i pomodori con olio extra vergine di oliva, sale e origano, mescolandoli accuratamente per far amalgamare perfettamente i sapori.

Disponete le friselle su un piatto da portata e bagnatele con acqua fredda per ammorbidirle. Quando saranno morbide in superficie ma ancora croccanti al centro, conditele con olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale. Disporre i pomodori conditi sopra le friselle e servire.